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Sei in: Home_news_Rifiuti, la Palestina adotta il modello toscano

L’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini ha ricevuto oggi una delegazione palestinese del Progetto Hebron, l’iniziativa di cooperazione per lo sviluppo di un sistema avanzato di smaltimento dei rifiuti nel territorio della città palestinese.

All’incontro erano presenti anche il direttore di Confservizi Cispel Toscana, Andrea Sbandati, e i rappresentanti dei partner pubblici (i Comuni di Peccioli, San Giuliano Terme, Capannori, dall’Unione Valdera) e delle aziende che partecipano al progetto: Belvedere Spa, Rea Spa, Geofor Spa, Siena Ambiente Spa, con il coordinamento di Timesis Srl.

“Sono felice di salutare – ha detto l’assessore regionale Bramerini – la delegazione palestinese che mi auguro possa trovare qui in Toscana elementi utili per migliorare la capacità di gestione del ciclo dei rifiuti nell’intera area di Hebron. La Regione Toscana continua, anche nel settore ambientale, la prorpia attività di cooperazione allo sviluppo e di scambio di buone pratiche con l’Autorità nazionale palestinese che qui da noi vanta una consolidata tradizione di solidarietà e la convinta partecipazione di tanti dei nostri enti locali”.

Nel corso dell’incontro Yasser Dweik, direttore JSC Hebron (capo-fila del progetto), ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto il cui obiettivo è sostenere le autorità locali per lo sviluppo di un processo di smaltimento dei rifiuti solidi sostenibile per l’ambiente e andare incontro alle esigenze della popolazione del governatorato di Hebron nonché di quello del governatorato di Betlemme in Palestina (circa 700.000 persone). La visita dei palestinesi è il secondo atto dell’attuazione del progetto dopo la visita che un anno fa ha compiuto nei Territori una delegazione dei partner toscani per mettere a punto gli interventi da attuare.

“Il progetto – ha detto Sbandati – è espressione dell’alto grado di capacità ed efficienza raggiunto dalla nostra regione e sarà utile anche per le nostre aziende per sperimentare nuovi modelli e processi organizzativi”.

La delegazione sta visitando in questi giorni le strutture principali per il trattamento dei rifiuti solidi della regione: gli impianti di smaltimento di Peccioli, quelli di Sienambiente, e il Polo di Scapigliato (Rosignano), impianto di selezione, impianto trattamento percolato, produzione di energia da biogas e discarica per urbani e speciali non pericolosi; un Centro Ambientale informatizzato di Pisa, gli impianti di smaltimento di Geofor e la Revet di Pontedera, azienda specializzata nella raccolta, selezione e trattamento di materiali destinati al riciclaggio.

Oltra a Dweik, direttore JSC Hebron (capo-fila del progetto), fanno parte della delegazione Abdalhay Arafa, staff tecnico JSC Hebron, Raed Ashhab, staff tecnico JSC Hebron, Iyad Aburdeineh, direttore JSC Betlemme, Monther Hind, coordinatore attività dei partner palestinesi del progetto, visiteranno gli impianti principali per il trattamento dei rifiuti solidi della regione. Il progetto Hebron, dal costo complessivo di 813mila euro, rientra nel programma “Palestinian Municipalities Support Programme” della Cooperazione italiana del Ministero degli Esteri.

*Fonte: Toscana Notizie

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