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Ordine della Stella d'Italia per Elena Tori Rubiano

di Redazione il 29.10.2014

tori

Un prestigioso riconoscimento per Elena Quintilia Tori Rubiano, presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Córdoba, in Argentina, che ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l'Ordine della Stella d'Italia. Si tratta di un’onoreficenza dello Stato che viene assegnata come attestato a chi ha acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e collaborazione tra l'Italia e gli altri Paesi.

Il Presidente della Repubblica ti ha assegnato l'Ordine della Stella d'Italia, un’alta onereficenza che premia il tuo impegno nel promuovere l’Italia nel mondo, ti aspettavi di ricevere questo importante riconoscimento?
Non avrei mai avrei imaginato questo onore, ancora mi sembra un sogno. A Córdoba, sono molto conosciuta per le mie attività per questo sono stata chiamata a presentarmi al premio, un anno fa ho presentato il mio curriculum al Consolato d´Italia a Córdoba. Mi mancava un certificato di buona condotta, che doveva arrivare da Roma, un giorno arrivò grazie all’aiuto della gentile Ilaria del Bianco, presidente della Associazione Lucchesi nel Mondo di Lucca.

Sei la presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Córdoba, da quanti anni sei attiva nell’associazione dei Toscani nel Mondo?
Io ho fatto il primo viaggio in Italia nel 1987, dopo di aver risparmiato durante alcuni anni per realizzare questo sogno, con mio marito e con un gruppo di venti coppie abbiamo girato tutta l’Italia in pulman per quasi 25 giorni. Alla fine mi sono fermata a Montecarlo a casa della zia e ho potuto conoscere tutti i miei parenti, la casa dove era nato mio padre, dove era andato a scuola, dove aveva lavorato. Ricordo aver registrato la voce di tanti parenti, da portare alla mia famiglia in Argentina, andavo in ogni casa con il mio registratore.
In quell’occasione mi sono fatta tanti amici e portando una lettera alla Sede Centrale dell’Associzione dei Lucchesi nel Mondo a Lucca feci amicizia con il dottor Valerio Cecchetti, che allora era il presidente.
Ho lavorato a Córdoba come segretaria dell´associazione dei Lucchesi nel Mondo, appena ritornata dall’Italia nel 1987, (la nostra associazione è stata fondata nel 1976) come ringraziamento a questa Lucca che mi aveva ricevuto con le braccia aperte. Ho portato avanti tante attività culturali e anche l’intronizzazione del Volto Santo nella Chiesa della Innmaculata, del Quartiere Pueyrredón, il quartiere dei primi toscani a Córdoba, e ho costituito "Lucca Joven", il gruppo Lucchesi e Toscani di Morteros, Córdoba.
Nel 1992 ho ricevuto la Medaglia d´Oro, che l’associzione dei Lucchesi nel Mondo e la Camera di Commercio di Lucca assegnano ai lucchesi che hanno onorato l’Italia e diffondere questa meravigliosa cultura è stato un obbligo che ho preso verso me stessa.
Sono stata segretaria dell'Associazione fino a che l’ingegnere Vittorio Baldaccini, presidente della associazione, non si è sentito in grado di continuare la sua carica: allora sono diventata presidente.
Dopo abbiamo aderito alla Regione Toscana.
Con il tempo la nostra associazione grazie al contributo della Regione Toscana ha avuto la possibilità di realizzare tantissimi corsi: di lingua e cultura italiana, di cibo, di ceramica, eccetera.

Sei anche una scrittrice che raccoglie le storie dei toscani emigrati in Sud America in libri come “L’ultimo desiderio di Giulio”, quali sono i tuoi ultimi progetti nel campo della scrittura?
Oltre al libro  "L’ultimo desiderio di Giulio", ho scritto altre storie vere: "Mio nonno avventuriero", "La via di legno" e alcune poesie, sempre riferite al tema dell’emigrazione, con cui ho vinto anche un premio a Pratola Peligna, a San Giuliano Terme, Pisa, e tre volte a Montecarlo.
Ultimamente ho lasciato un po’ la scrittura per un altro modo di far conoscere le bellezze dell’Italia e della Toscana, infatti realizzo filmini con la musica, come quello che ho fatto sul Lago di Vagli. Grazie a mio figlio che abitava a Lucca, nel 1992 ho conosciuto il Lago di Vagli. Quando il lago è stato svuotato io ero a Lucca e ho potuto fare un giro in elicottero sopra il paese sommerso, Fabbriche di Careggine, e il filmato che ho realizzato solo per ricordo è diventato un materiale che ha percorso tante province argentine ed è stato visto in tante associazioni toscane.

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